In un contesto politico e soprattutto culturale di grande difficoltà per la sinistra, anzichè mettere in campo idee innovative nei programmi elettorali sulla base del nuovo contesto economico stravolto dagli ultimi anni di crisi, anche in Umbria si preferisce contendersi ultimi strapuntini di potere attraverso una conta finale travestita da primarie.
In questo scontro rimangono ancora una volta escluse le questioni del lavoro, dei giovani, dello sviluppo e della difesa del territorio e dell'ambiente. Come d'altra parte non si parla purtroppo del finto federalismo che rischia di penalizzare una realtà regionale come la nostra che fatica ancora a mantenere e rilanciare il proprio tessuto produttivo.
Per questo noi di SeL intendiamo rivendicare la nostra appartenenza a sinistra, ritrovando le antiche ragioni di adesione e di passione, fondate su un'idea di sviluppo e di gestione delle risorse che sia sociosostenibile e che veda al centro più le persone che i personalismi.
Le battaglie sull'acqua pubblica e sulla gestione dei rifiuti e delle politiche energetiche rinnovabili sono testimonianza che la sinistra con SeL è tornata a parlare di modernità, senza inseguire le destre nelle politiche fallimentari liberistiche o guardarsi la pancia con dannosi scontri tribali
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