È ora di cambiare. L’Europa che lasciamo è quella della speculazione finanziaria, del liberismo, della destra, lontana dai popoli, vicina ai privilegiati. Vogliamo invece un’ Europa del lavoro, dell’ambiente, dei diritti sociali e civili.
1) Ridistribuire la ricchezza in Europa attraverso il lavoro.
Patto Europeo per l’Occupazione: nuovi e migliori postidi lavoro attraverso formazione, ricerca, innovazione, tecnologia investimenti. Combattere la piaga del precariato.Salario sociale europeo per i disoccupati.Riduzione delle differenze nelle retribuzioni europee.Riduzione dell’orario di lavoro.Tasse sulla rendita e non sul lavoro: colpire la speculazione finanziaria, tassare i grandi patrimoni, tutelare le PMI.
2) Dall’Europa della speculazione finanziaria a quella dell’ambiente.
Il futuro dell’Europa è nel nuovo modello sociale ambientale e tecnologico: energie rinnovabili, bioedilizia, agricoltura di qualità, tutela dei consumatori, reti telematiche, trasporti ferroviari, infrastrutture sicure.L’Europa è gia leader nelle rinnovabili con oltre 3,5 milioni di occupati. Far crescere questo settore significa creare milioni di nuovi posti di lavoro, non delocalizzabili, stabili, qualificati, utili alla lotta contro l’emergenza climatica. Senza il nucleare.
3) Dalla scuola disastrata alla Società della Conoscenza.
La riforma Gelmini porta l’Italia fuori dall’Europa.L’accesso al sapere deve essere tutelato e il diritto alla formazione riconosciuto come fondamentale. L’Europa deve essere protagonista nella conoscenza mettendo in campo formazione continua, scuola pubblica di qualità, ricerca ed università adeguatamente finanziate dal denaro pubblico.
4) L’Europa degli europei è quella laica, dei diritti civili e sociali.
I diritti sociali e quelli di cittadinanza sono inscindibili perché insieme garantiscono giustizia sociale e libertà individuale.Con pari opportunità e pari libertà di donne e uomini.L’autodeterminazione della donna è per noi un principio fondante. Siamo per un’Europa che riconosca il ruolo decisivo della coscienza individuale nelle grandi questioni etiche, dalla libertà di cura, alle staminali, dalla fecondazione assistita alle unioni di fatto e ai matrimoni gay, siamo contro l’omofobia e transfobia per il rispetto di ogni diversità.Proponiamo un Patto Europeo per il progresso sociale che stabilisca standard comuni per le politiche sociali, educative e sanitarie. E questo vale anche per le politiche d’inclusione dei migranti oltre all’asilo per i rifugiati e profughi da guerre e dittature.
5) L’Europa nel mondo come potenza civile di pace e cooperazione.
Sostenere la democrazia e la partecipazione in tutto il mondo. Contro tutte le guerre ed il terrorismo.Contro gli armamenti e per il disarmo nucleare. Per una politica estera comune attenta in primo luogo al Mediterraneo, al Medio Oriente ai Balcani ma anche in grado di assumere la responsabilità per un mondo più giusto, per la pace, la sicurezza, il disarmo, la lotta alla fame e alla povertà.
Patto Europeo per l’Occupazione: nuovi e migliori postidi lavoro attraverso formazione, ricerca, innovazione, tecnologia investimenti. Combattere la piaga del precariato.Salario sociale europeo per i disoccupati.Riduzione delle differenze nelle retribuzioni europee.Riduzione dell’orario di lavoro.Tasse sulla rendita e non sul lavoro: colpire la speculazione finanziaria, tassare i grandi patrimoni, tutelare le PMI.
2) Dall’Europa della speculazione finanziaria a quella dell’ambiente.
Il futuro dell’Europa è nel nuovo modello sociale ambientale e tecnologico: energie rinnovabili, bioedilizia, agricoltura di qualità, tutela dei consumatori, reti telematiche, trasporti ferroviari, infrastrutture sicure.L’Europa è gia leader nelle rinnovabili con oltre 3,5 milioni di occupati. Far crescere questo settore significa creare milioni di nuovi posti di lavoro, non delocalizzabili, stabili, qualificati, utili alla lotta contro l’emergenza climatica. Senza il nucleare.
3) Dalla scuola disastrata alla Società della Conoscenza.
La riforma Gelmini porta l’Italia fuori dall’Europa.L’accesso al sapere deve essere tutelato e il diritto alla formazione riconosciuto come fondamentale. L’Europa deve essere protagonista nella conoscenza mettendo in campo formazione continua, scuola pubblica di qualità, ricerca ed università adeguatamente finanziate dal denaro pubblico.
4) L’Europa degli europei è quella laica, dei diritti civili e sociali.
I diritti sociali e quelli di cittadinanza sono inscindibili perché insieme garantiscono giustizia sociale e libertà individuale.Con pari opportunità e pari libertà di donne e uomini.L’autodeterminazione della donna è per noi un principio fondante. Siamo per un’Europa che riconosca il ruolo decisivo della coscienza individuale nelle grandi questioni etiche, dalla libertà di cura, alle staminali, dalla fecondazione assistita alle unioni di fatto e ai matrimoni gay, siamo contro l’omofobia e transfobia per il rispetto di ogni diversità.Proponiamo un Patto Europeo per il progresso sociale che stabilisca standard comuni per le politiche sociali, educative e sanitarie. E questo vale anche per le politiche d’inclusione dei migranti oltre all’asilo per i rifugiati e profughi da guerre e dittature.
5) L’Europa nel mondo come potenza civile di pace e cooperazione.
Sostenere la democrazia e la partecipazione in tutto il mondo. Contro tutte le guerre ed il terrorismo.Contro gli armamenti e per il disarmo nucleare. Per una politica estera comune attenta in primo luogo al Mediterraneo, al Medio Oriente ai Balcani ma anche in grado di assumere la responsabilità per un mondo più giusto, per la pace, la sicurezza, il disarmo, la lotta alla fame e alla povertà.
Sui link (in basso) il programma completo è disponibile per la stampa.
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